Sabato 5 ottobre dalle 15.30 alle 19.30 e domenica 6 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30 visite guidate al palazzo storico e alla collezione della Fondazione Livorno
Torna è cultura!, la manifestazione promossa da ABI (Associazione Bancaria Italiana) e ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio) e per molti anni denominata “Invito a Palazzo”, durante la quale, ogni ottobre, le sedi storiche di banche e Fondazioni di origine bancaria dislocate in tutte le città italiane aprono le porte per permettere a cittadini, turisti e appassionati di visitare gratuitamente locali e collezioni d’arte.
A Livorno, nella centralissima Piazza Grande, tutti potranno visitare Palazzo “Vagnetti”, di proprietà e sede di Fondazione Livorno, che aprirà al pubblico sabato 5 ottobre dalle 15.30 alle 19.30 e domenica 6 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30 con visite guidate gratuite alla collezione d’arte a cura della Cooperativa Diderot.
Il palazzo storico, che venne inaugurato nel marzo 1950, prende il nome dell’architetto che lo progettò, Luigi Vagnetti. Al suo interno è custodita la collezione d’arte della Fondazione. Passando da un nucleo di stampe antiche di Livorno, il visitatore sarà accompagnato tra le sale dedicate a Benvenuto Benvenuti, il pittore livornese a cui è intitolata la collezione, e al suo Maestro Vittore Grubicy de Dragon. Altre sale espositive sono dedicate ai pittori macchiaioli, post-macchiaioli e agli esponenti del Gruppo Labronico, giungendo fino ai più recenti rappresentanti della pittura futurista ed astrattista del secondo Dopoguerra. Il percorso proseguirà con le sculture di Giulio Guiggi e Vitaliano De Angelis, i visitatori potranno poi accedere alla Sala Cappiello, con le affiches realizzate dall’artista livornese Leonetto Cappiello, considerato il padre del manifesto pubblicitario moderno. Sarà infine possibile ammirare alcune opere pittoriche a carattere sacro, le più antiche della collezione, e due vedute seicentesche dell’artista Gherardo Poli, provenienti dalla collezione della Fondazione CR Firenze e recentemente esposte negli spazi di Fondazione Livorno.